Impressionismo:che cos’è,gli artisti e le opere più importanti di Dario Mastromattei

Testo e immagini pubblicate con l'autorizzazione di Dario Mastromattei https://www.arteworld.it/impressionismo/

COSA È L’IMPRESSIONISMO

Impressionismo arte nacque nella seconda metà dell’Ottocento, sulla scia del Romanticismo ed il Realismo, traendo elementi tipici di queste correnti pittoriche e rielaborandoli.

Le caratteristiche alla base de l impressionismo sono le seguenti: la negazione dell’importanza del soggetto, la centralità della pittura paesaggistica, supremazia del colore rispetto al disegno e la nuova, soggettiva, identità dell’artista, il quale non deve applicare un filtro alle sue emozioni e nasconderle, ma utilizzarle per realizzare i dipinti impressionisti.

Quali furono però, gli elementi che permisero ad una delle più importanti correnti artistiche e tecniche di pittura , di prendere vita?

Nel 1889, dopo l’Esposizione Universale di Parigi, ci fu un grande interesse intorno all’arte esotica, ed in particolar modo a quella giapponese e cinese; tra gli artisti orientali più apprezzati dall’impressionismo francese e dall’arte impressionista , vi furono Hokusai ed i suoi colleghi, esponenti della scuola Ukiyo-e (avevano uno stile molto simile al realismo occidentale).

Gli impressionisti nacquero anche grazie al supporto fornito da Charles Baudelaire, famoso studioso dell’epoca, il quale fu tra i primi in assoluto a diffondere stampe giapponesi tra i suoi amici artisti, rendendole virali in pochissimo tempo.

 

La pittura impressionista venne influenzata largamente dalla scoperta della macchina fotografica e dalle leggi sui colori di Chevreul: secondo queste enunciazioni, i colori dovevano essere accostati ma non mescolati sulla tela, così da garantire la realizzazione delle scene ancor più realistiche ed i movimenti dei soggetti più fluidi e vicini alla realtà, senza eccessivi accorgimenti, che avrebbero reso l’opera macchinosa.

Questi furono i fondamenti alla base dell’Impressionismo. Ma quando nacquero “ufficialmente” i pittori impressionisti?

Nel 1863, Napoleone III realizzò il Salon des Refusés, una mostra che vedeva protagoniste tutte quelle opere che precedentemente, erano state rifiutate dal Salon ufficiale.

In questo evento (che non può essere ancora definita una mostra impressionisti ), ed in quelli successivi, parteciparono innumerevoli artisti, alcuni dei quali esposero delle opere che destarono grande scalpore tra il pubblico, come la Colazione sull’erba e l’Olympia di Manet.

Il 15 Aprile 1874, nello studio del fotografo Felix Nadar, molti degli artisti che parteciparono al Salon des Refusés si riunirono per dare vita a questa nuova pittura in modo ufficiale.

I partecipanti a questa esposizione, realizzarono delle opere d’arte in risposta al Salon ufficiale, che negli anni precedenti, aveva sempre rifiutato le loro opere; ogni artista, a proprio modo, andava via via incorporando nei suoi quadri, le caratteristiche dell’impressionismo, dando vita a delle sfaccettature sempre nuove.

Questa celebre mostra del 1874, venne denominata dai critici d’arte del tempo, Exposition Impressioniste, ispirandosi al quadro Impressione, levar del Sole di Monet; questa definizione, data dai critici del tempo era da considerarsi essenzialmente negativa, poiché, con quell’espressione indicavano l’incompletezza che accomunava tutti i lavori esposti.

I protagonisti della mostra, successivamente, ribaltarono il significato negativo del termine, trasformandolo in una sorta di emblema dell’impressionismo: le caratteristiche fondamentali erano il contrasto di luce ed ombra ed i colori accesi e decisi.

Elemento imprescindibile della pittura impressionista è la pittura en plein air. Qual’è en plein significato?

Traducendo letteralmente tale espressione, significa “all’aria aperta”, ed indica una pittura realizzata all’esterno dei tradizionali studi dei pittori, a contatto con la natura ed il mondo esterno; si tratta di scene realizzate senza alcun filtro, di getto, e dove, solo in seguito, l’artista nel proprio studio, avrebbe migliorato gli schizzi fatti in precedenza.

Il pittore, lavorando all’esterno, fu costretto ad adattarsi a lavorare con degli strumenti più facili da trasportare, e così nacquero le tele portatili e piccoli tubetti per i colori ad olio; mettendosi a contatto con la natura, l’obiettivo del pittore era quello di riportare su tela gli effetti dello scorrere del tempo ed il relativo adattamento della luce sulla scena, arrivando a realizzare in questo modo, tante varianti dello stesso soggetto.

Ogni artista realizzò le proprie immagini impressionismo , ed in questo modo, ciascuno di questi protagonisti diede vita ad un percorso impressionista unico.

I PRINCIPALI PITTORI IMPRESSIONISTI

Gli impressionisti non furono un gruppo molto numeroso, ed in questa sezione andremo a scoprire chi furono i più importanti e le opere che li hanno resi celebri.

Édouard Manet fu senza dubbio, il precursore dell’Impressionismo: questo artista, oltre ad essere al centro di innumerevoli discussioni per i quadri scandalosi che realizzò all’epoca, nella sua carriera, tra l’altro, dipinse alcune scene della realtà quotidiana, che ricordavano dei veri e propri scatti fotografici, come si può notare ne Il bar delle Folies-Bergère ed Il balcone.

Claude Monet, essendo spesso a stretto contatto con Manet, assorbì molto dello stile di quest’ultimo, e fu un pittore impressionista per tutta la sua vita. Monet, nelle sue opere, cercò sempre di studiare la variazione della luce, come si nota negli innumerevoli quadri sulla Cattedrale di Rouen; inoltre, divenne famosissimo per la sua serie di opere intitolate le Ninfee, che divennero il soggetto prediletto nelle ultime fasi della sua vita.

Edgar Degas fu un pittore impressionista che, per mezzo delle proprie opere, cercò di catturare dei precisi istanti, al pari di una macchina fotografica: i temi delle sue opere erano soprattutto occasioni mondane, rappresentazioni musicali e teatrali ed eventi simili. Successivamente, si dedicò alla rappresentazione di ballerine (che lo rese famosissimo), adattando e personalizzando sempre, lo stile della pittura en plein air e cercando di rendere quanto più vicini alla realtà questi lavori.

Pierre-Auguste Renoir realizzò poche opere paesaggistiche e molti ritratti: tra i suoi lavori più importanti, c’è l’affollata Colazione dei Canottieri e la raffinata Sulla terrazza (due sorelle), dove mette in pratica la lezione impressionista sull’accostamento dei colori, dando vita a delle tonalità molto vivide e reali nelle sue opere.

Paul Cézanne dipinse delle opere che possono essere classificate come le più innovative e rivoluzionarie tra quelle degli Impressionisti. Il suo stile, povero di dettagli, improvvisato e rapido, con poca attenzione alle forme (e che salta subito all’occhio guardando Le grandi bagnanti), fu un’importante fonte di ispirazione per Pablo Picasso, altro artista del Novecento.

Questi sono solo alcuni degli artisti che hanno segnato questa sezione della storia della pittura e che, con il loro sforzo, hanno dato vita all’impressionismo caratteristiche.

Altri artisti appartenenti a questo “gruppo” di pittori dell 800 furono: Pissarro, Sisley, Bazille, Morisot, Cassatt e Caillebotte.

L’impressionismo ebbe una discreta risonanza anche in Italia, e, gli impressionisti italiani che proseguirono lo stile innovatore dei francesi, furono Federico Zandomeneghi e Giuseppe de Nittis.

 

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