Viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich: analisi completa dell’opera di Dario Mastromattei


Data di realizzazione: 1818

Dimensioni: 98,4 x 74,8 cm

Dove si trova. Hamburger Kunsthalle, Amburgo

Testo e immagine pubblicati con autorizzazione di Dario Mastromattei https://www.arteworld.it/viandante-sul-mare-nebbia-caspar-david-friedrich-analisi/

Il viandante sul mare di nebbia, o anche, il viaggiatore in un mare di nebbia, è un’opera che è stata a lungo studiata: al centro della composizione di Caspar Friedrich, si erge un uomo misterioso: indossa un soprabito verde scuro, i suoi capelli sono mossi dal forte vento, e nella mano destra, prestando attenzione, si può notare la presenza di un bastone da passeggio.

Il viandante significato non è ancora ben chiarito: riguardo la sua identità, ci sono diverse ipotesi che sono state avanzate; tra le più avvalorate, c’è quella che vede il protagonista, che sta volgendo lo sguardo su un’immagine del mare più bella di sempre, con le fattezze del colonnello sassone Friedrich Gotthard von den Brinken, un ormai defunto amico del pittore.

La nebbia che avvolge il panorama davanti al protagonista, è talmente fitta, da ricordare addirittura, il mare di ghiaccio; a spezzare questa apparente “barriera” naturale, in lontananza, ci sono alcune vette e su alcune di queste, spicca anche qualche albero.

Volgendo lo sguardo ancora più in lontananza dal viandante in un mare di nebbia, verso l’orizzonte, si nota che il cielo arriva a fondersi con il manto nebbioso.

L’abilità di Friedrich pittore è eccezionale: potrebbe sembrare, che questo capolavoro possa essere stato realizzato dal vivo, con un modello che abbia posato per l’artista sulle montagne, ma in realtà non è così; il pittore, infatti, ha dipinto questa celebre composizione in studio, ma nonostante ciò, ha riprodotto fedelmente le montagne della Boemia, ed in particolare dell’Elbsandsteingebirge.

Nel viandante sul mare di nebbia Friedrich, la curiosa scelta di rappresentare il protagonista di spalle è volontaria: attraverso questo artificio, l’osservatore tende ad immedesimarsi nel viandante, dando l’illusione di trovarsi in prima persona, davanti a questo spettacolare panorama.

I colori utilizzati nella composizione sono vari e mescolati tra loro: il blu, grigio, rosa e giallo, sono stati utilizzati per la resa del manto nebbioso, mentre per le rocce, l’artista ha preferito stendere colori opachi e tonalità, che ricordassero il mondo della terra.

Inoltre, nella resa della scena, il pittore, ha utilizzato due tecniche differenti: ha dipinto con precisione e durezza la parte con l’uomo e le rocce, mentre ha optato per una resa più liquida e vaporosa, per la sezione della nebbia e del panorama.

L’opera, rappresenta uno dei quadri più eloquenti ed importanti per quanto riguarda il sublime significato: il misterioso protagonista, contempla l’infinito mare di nebbia, provando una sensazione mista tra paura e piacere davanti alla maestosità della natura.

Il confronto tra uomo e natura, oltre ad essere il tema fondamentale in questo capolavoro, è anche una delle caratteristiche più importanti, alla base del Romanticismo.

 

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